milk

1 Milk
MILK

2012/2016, 4 paintings, watercolor on paper, size 2,5×1,6m / 2,5×1,6m / 3×1,6m / 2×1,6m. The work emphasizes the moments of clear separation and misunderstanding between the child and the adult – which may interrupt even an harmonious interaction of the two – but also the complexity of the world of children, perfectly comparable to that of adults. The large size of the watercolors respects the actual life-size of children. The title refers to the element that symbolises the moment of maximum bonding between mother and child. 

LATTE

2012/2016, 4 dipinti, acquerello su carta, dimensioni 2,5×1,6m/ 2,5×1,6m/ 3×1,6m/ 2×1,6m. Il lavoro sottolinea i momenti di netta separazione e incomprensione tra il bambino e l’adulto che possono interrompere anche un coerente rapporto dei due, ma anche la complessità del mondo dei bimbi, perfettamente paragonabile a quello degli adulti. Le grandi dimensioni degli acquerelli seguono le dimensioni in grandezza reale dei bambini. Il titolo si riferisce al simbolo del momento di massimo legame madre-figlio. 

Testo Cecilia Casorati
 Latte Ghita Iulia, Cristian Stanescu, La Nube di OOrt
Ghita Iulia, Latte-Casale dei Cedrati, testo Lori Adragna

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THE SENSE OF LIFE IS OVERWHELMING. THE SENSE OF DEATH EQUALLY. 

2021. olio su carta coreana hanji.The work is inspired by one of the figures of the beheading of St. John the Baptist in the Christian iconography: St. John is alive and unharmed, but he holds his head in his arms and looks at it. This representation and the superhuman figure of St. John condense themes such as the end of the world, human approval and recognition, self-centeredness and isolation. Loving the other and the predestination.

IL SENSO DI VITA è TRAVOLGENTE. DI MORTE ALTRETTANTO. 

2021, olio su carta coreana hanji; dim. 2 x 65/34 cm. Il lavoro si ispira ad una tra le figurazioni della decapitazione di San Giovanni Battista nell’iconografia cristiana: San Giovanni è vivo ed illeso, ma regge la sua testa sulle braccia e la guarda.  Questa rappresentazione e la figura sovraumana di San Giovanni condensano temi come la fine del mondo, l’approvazione e il riconoscimento umano, l’egocentrismo e l’isolamento; l’antisociale, il concordare con la sistemazione del mondo. L’amare l’altro e la predestinazione.

Lavoro realizzato per la mostra dedicata alla carta hanji, CartaCoreana-Hanji, Museo Carlo Bilotti, coordianata da Donggu Kang e Claudio Libero Pisano, Curata dal Dipartimento Didattica e Comunicazione dell’Arte, Accademia di Belle Arti di Roma: Maria Rosaria Carbone, Flavia Coccioletti, Joelle Cotza, Rebecca De Carli, Tania Federico, Serena Fioravanti, Alessandra Gabriele, Francesco Giovanetti, Martina Macchia, Andrea Masucci, Giorgia Mele, Marianna Pontillo, Danio Ruffini, Valeria Tomaselli  promossa da Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata da Istituto Culturale Coreano e Accademia di Belle Arti Roma.